Sebbene sia presente in tutti i Sinottici, Elia occupa un posto di rilievo nel pensiero di Marco, corle rivelano i fiequenti riferimenti (6,15; 8,28; 9,4.,5.11.12.13; 15,35.36) e i richianri indiretti (1,2-3.6) alla sua ligura. Ma ancor più la sua presenza emblematica in puntr cruciali del vangelo mostra una deliberata intenzione di Marco di instaurare un rapporto tra la via di Gesu ed Elia, che infatti appare in brani fortemente cristologici o in relazione con un titolo cristoiogico: 1,1-8 (Xριστου); 8,29 (ό Xριστός); 9,7 (υίόςμου ό άγαπητός); 15,39 (υίός θεου). La ricerca si snoda attraverso due percorsi, uuo piu propriamente esegetico e l'altro piu teologico. Il primo e dedicato all'analisi di tutte le sequeuze marciane in cui appare Elia. I1 secondo si divide in due approfondimenti correlati tra ioro: in primo luogo questa peculiarità elianica, rilevata nel racconto marciano, diviene oggetto di esame sia nei contesti biblici premarciani, sia nelie fonti del1a letteralura interetestamentaria, qutlranica, talmudica e rabbinica; in'secondo luogo viene indiviciuata 1a funzione che Elia ricopre all'interno della strategia narratirro-teo1ogica di Marco.
L'originalitd della presente ricerca consiste essenzialmente ne1la lettura cristologica dell'Elia reclivivus, un aspetto finora solo presupposto, ma notl evidenziato a sufficienza. Marco, attraverso l' attualizzazione cristologica deil'aspettativa degli Scribi sul ritorno di Elia, intende dimostrare che tale attesa non ha piu senso perché superata con la venuta del Figlio dell'uomo.