Tito Brandsma (1881 - 1942), carmelitano calzato, olandese, fu illustre stadioso e docente universitario, giornalista affermato e pure malato cronico. Appassionato ricercatore di Dio nella sua stessa preghiera e nelle esperienze dei grandi mistici, egli non dimenticit il suo mondo storico, in cui statla per profilarsi l'immane tragedia del nazismo. Un filosofo chiuso nel suo pensiero? Un carmelitano rinchiuso nella solitudine della cella? Un Magnifico Rettore in carriera?
Nulla di tutto questo. P. Tito fu un filosofo aperto al dialogo contemporaneo; un carmelitano amante e orante nel silenzio della sua cella; un Magnifico Rettore che diede nuotu impulso agli studi. Tutto il suo operare era attratursato dal servizio e dalla dimenticanza di sé. ll fraqile bambino, deuo "PUNT0" per la statura piccola, divenne invece un vero gigante. Che la furia barbara delle SS potesse essere messa a tacere da un "SORRIS0", sembra proprio un'ironia fanciullesca.
Eppure fu la realta di un eroismo coltivato nella vita religiosa, che trovò la sua fioritura proprio nelle ceneri spente di Dachau. Da qaesto luogo di orrore e di morte ci parla di perdono, di dedizione fraterna e di impegno, nel nostro specifico ambito di vita. lnsieme con una buona dose di sano humoar.