Abelardo è una delle vittime più illustri, soprattutto per i suoi rapporti con Eloisa, di una letteratura e pubblicistica, antiche e recenti, che privilegiano solo taluni aspetti e vicende di un personaggio, presentandoli in maniera parziale, distorta, addirittura scandalistica.
Una conoscenza più vera ed approfondita dell'originale pensatore medievale può venire proprio dalla lettura delle due operette che qui presentiamo: L'origine del monachesimo femminile e la Regola per le monache. Esse sono tanto più significative in quanto fanno parte dell'epistolario con Eloisa, anch'esso più chiacchierato ed orecchiato che effettivamente letto e compreso.
Queste due lettere (la settima e l'ottava) sono due trattatelli in cui Abelardo rivela una.straordinaria conoscenza della Scrittura e dei Padri, un caldo e sentito afflato spirituale, una grande umanità, serenità ed equilibrio uniti a rigore logico e vigore dialettico.
Importanti, queste operette, anche per la loro originalità. La Regola in particolare trova solo due esempi nella letteratura cristiana precedente: la lettera Ad sanctimoniales di Agostino d'lppona e la Regula ad virgines di Cesario d'Arles. A buon diritto s'inseriscono dunque tra i «classici» spirituali.