Si conclude, con la pubblicazione di questo secondo volume, la Storia della Letteratura Cristiana Antica preparata da Claudio Moreschini ed Enrico Norelli. L'ampiezza del volume, diviso in due tomi, sta a mostrare la complessità delle tematiche e l'impegno che la loro discussione ha richiesto. Partendo dall'età della controversia ariana, per giungere bene addentro nell'alto Medioevo, in modo da superare le schematiche cesure che un tempo si ponevano tra mondo-romano e mondo medievale, questa Storia conduce il lettore, senza soluzione di continuità, dalla tarda antichità fino al sesto secolo bizantino e ai primi decenni del settimo, nell'ambiente della Spagna visigota, con Isidoro di Siviglia.
È il periodo d'oro della letteratura cristiana: le grandi figure di Ambrogio, Gerolamo, Agostino - scrittori di prim'ordine, ben superiori ai loro contemporanei pagani -, si accompagnano a quelle degli scrittori di lingua greca, che la spiritualità del cristianesimo di oggi deve recuperare: Atanasio, i Cappadoci, Giovanni Crisostomo. È un periodo esaminato precipuamente nei suoi aspetti letterari e artistici, ma, come esige lo studio della produzione letteraria cristiana, l'attenzione è rivolta anche ai movimenti di pensiero, alle controversie teologiche, alle speculazioni spirituali.