Paulo Freire è nato a Recife (Brasile) nel 1921. Dai genitori, appartenenti a conlessioni religiose diverse, ha imparato nell'infanzia la lezione del dialogo; nell'adolescenza, dopo la crisi economica del '29, ha fatto I'esperienza della fame. Dopo il matrimonio con I'educatrice Elza Maria Costa Oliveira, si è dedicato sistematicamente ai problemi pedagogici, specialmente di psicologia del linguaggio' Nel 1961 ha fondato e diretto il Movimento di cultura popolare di Recife e li ha iniziato le ricerche sul metodo, che poi ha approfondito scientificamente attraverso il Servizio di estensione culturale dell'Università di Recife. lmprigionato dopo il colpo di stato militare del 1964, esule politico, dal 1965 al 1970 ha collaborato alle campagne di alfabetizzazione e continuato te sue ricerche in Cile, negli stati Uniti e ora in svizzera, dove è stato assunto come esperto in problemi educativi per il Terzo Mondo dal Consiglio Mondiale delle Chiese.
Questo suo libro porta un rilevante contributo al discorso sulla « cultura alternativa » oggi corrente anche in ltalia. Dopo l'esperienza di Barbiana, pur tra il pullulare di iniziative locali, il problema fondamentale dei contenuti e dei metodi della « educazione degli oppressi » rimane da risolvere. ll contributo di Paulo Freire consiste esattamente nella proposta - forte di una concreta esperienza storica - di un metodo e di un contenuto nuovi per la cultura alternativa a quella controllata ed « elargita » dalla pedagogia dominante. Sia che si tratti di analfabetismo, sia che si tratti di sistemi scolastici, il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: rompere gli schemi cristallizzati della cultura di classe.
Il « metodo Paulo Frelre » non mira semplicemente a fornire una tecnica nuova e superiore di alfabetizzazione, ma a suscitare, attraverso un processo di autoeducazione comunitaria, una critica della situazione presente e la ricerca di un superamento i cui cammlni non siano imposti ma lasciati alla capacitd creatrice della coscienza collettiva « liberata ». Quindi la matrice del metodo, che è I'educazione concepita come un momento del processo globale di trasformazione della società, è una sfida a qualunque situazione conservatrice, sia di carattere sociale che burocratico, e suggerisce operazioni pedagogiche non « umanistiche » ma umanizzanti. Si tratta' come direbbe Paulo Freire, di problematizzare la nostra cultura non per distruggerla ma per farne scaturire attraverso un processo maieutico le possibilità taciute nei secoli.