Nell'attuale contesto culturale, in cui l'uomo si comprende sempre più o partire dal linguaggio, uno ricerca attenta sul ' linguaggio liturgico' consente di correlare fra laro in modo nuovo la centralità del fotto linguistico . con la analaga centralità che occupa la liturgia nella vita della chiesa. . . La liturgia infatti altro non è che ' il linguaggio della chiesa' come comunità dei credenti che celebra l'eucaristia che chiede perdono e implora, che loda e invoca il nome del Signore che accoglie e celebra la sua presenza diventando espressione totale della vita. Le ricerche raccolte in questo volume affrontano il problema da due punti di vista complementari: primo, partendo dall'uomo; e vedendo il ' linguaggio liturgico' proprio come linguaggio, si meditoa sulla responsabilità di ciò che si dice o si ha da dire, sulla capacità 'comunicativa ', sulla 'significatività ', come fatto di lingua di cui appunto si occupano le scienze umane. In secondo luogo, però, in quanto liturgico, : questo linguaggio gravita attorno a una costellazione e un insieme di valori che sono di carattere teologico e rivelato, valori che devono venire incarnati ed espressi in segni chiari e fedeli al messaggio. La ricerca dei modi più veri, nel reciproco apporto di queste due dimensioni, e soprattutto la ricerca di uno sintonia che sia rispettosa sia del dato antropologico sia del messaggio di fede nel linguaggio liturgico: ecco, in breve, la scopo del libro. Oltre che ai cultori di liturgia, la sua lettura è consigliata a quanti si preoccupano di celebrazioni più vicine all'uomo e, insieme, più ricche e aperte al divino.