Hans Urs von Balthasar, « uno dei grandi teologi d'oggi » (Giovanni Paolo II), nelle due densissime meditazioni di contenuto biblico, che compongono questo volume, stimola a guardare, senza decurtazioni, a Gesù come al « Cristo della fede » - al di là dell'inflazione di una scienza « neutra » e quindi esposta al rischio dell’incredulità. Il suo discorso è, come sempre, fortemente impegnato e preoccupato d'una fede che mantenga integra la sua ampiezza e profondità. La conoscenza di Gesù che noi possiamo acquisire (Parte seconda), è una « sapienza » in cui ci è dato di cogliere nella sua figura inafferrabile, attraverso l'interiore impulso dello Spirito, la misteriosa unità tra « croce e risurrezione », tra « grazia e giudizio » nell'amore, « che supera ogni conoscenza ». Essa presuppone l'incomparabile abissale penetrazione con cui Gesù conosce noi (Parte prima), nelia miseria e nella grandezza del nostro cuore umano, esponendosi alla debolezza mortale e alla tentazione che ci opprimono, lasciandosi trafiggere per i nostri peccati nell'ora suprema, abbandonandosi a noi, in uno « scambio di corpi », come arditamente si esprime il teologo, nell'Eucarestia" Ricchezza e pertinenza dei riferimenti soprattutto al Nuovo Testamento, del quale l'Autore appassionatamente difende l'organicità unitaria, si congiungono qui con acutezza teologica e vigore spirituale.