«Come membro della comunità di Cristo, a me sta a cuore soprattutto la -"coperta dell'autentica 'comunità', nel suo radunarsi in assemblea, nella sua responsabilità pubblica, nella sua comunione interna, nella sua gioia e nella sua sofferenza. Per autentica 'comunità' intendo la comunità libera e autonoma, che è ben riconoscibile perchè confessa la propria fede e sa quindi resistere ad ogni prova. Quel che noi oggi chiamiamo 'chiesa', o magari 'chiesa di popolo', deve essere ordinata unicamente alla scoperta, allo sviluppo e alla libertà di questa comunità di Cristo. In questo processo sono coinvolti - e vanno coinvolti - tutti I cristiani, non solo i pastori e i teologi. Perciò, in questi 'piccoli passi verso la comunità, mi sono sforzato di dire cose semplici in modo semplice. Non c'è bisogno di particolare preparazione culturale, per poter capire questi discorsi. Occorre soltanto un interesse vivo, - l'interesse alla comunione con Cristo, alla comunione con gli amici, alla comunione col popolo -, anzitutto per comprendere, quindi per convenire o per dissentire» (J. Moltmann).